CIRCOLO PESCA ANTIGNANO
REGOLAMENTO PER IL CORRETTO UTILIZZO DEI SERVIZI
IL CPA EROGA AI PROPRI SOCI I SEGUENTI SERVIZI:
CAPO “A” SEDE
Della sede sono parte regolamentata le seguenti aree:
1. Sala interna con bar terrazza superiore ”coperta” zona antistante bar terrazza sud “aperta”.
2. Nella sala interna e sulla terrazza sono consentiti, nel rispetto delle normative vigenti in materia, esclusivamente ai soci, i giochi da tavolo consentiti dalla legge.
3. La terrazza superiore coperta e la terrazza sud sono riservate ai soci, ai loro familiari e ai loro invitati previa autorizzazione dei consiglieri addetti alla sede.
4. Sulle terrazze è ammesso consumare pasti dalle 12:30 alle 14:30 e dalle 20:00 alle 22:30; dopo tale uso le terrazze dovranno essere lasciate pulite e in ordine.
5. In caso di indisponibilità di posti sulle terrazze, a discrezione dei consiglieri addetti alla sede, è consentito ai soci l’utilizzo della zona antistante il bar per consumare i pasti con le stesse modalità e condizioni previste per le terrazze suddette.
6. È vietato lasciare su tavoli e sedie borse o asciugamani o altri oggetti personali.
7. In ottemperanza alle norme vigenti è vietato accedere all’interno della sede con animali.
8. L’utilizzo del bar, come da disposizioni di legge, è riservato agli iscritti all’Arci e alle altre associazioni aderenti all’Arci stessa mentre le strutture e i servizi sono a disposizione esclusiva dei soci.
9. In occasioni particolari, come lo svolgimento di manifestazioni sportive o culturali, o in occasione di assemblee sociali o di elezioni, l’utilizzo dei locali di cui ai punti 1, 2 e 3 può essere riservato alla manifestazione stessa e in tal caso potrà essere precluso lo svolgimento delle normali attività.
In tali casi sarà comunque compito del circolo emanare un regolamento giornaliero particolare e renderlo pubblico con almeno sette giorni di anticipo mediante affissione in bacheca.
10. I servizi igienici sono pubblici.
11. Le docce sono riservate ai soci e ai loro familiari.
12. Gli orari di apertura del bar sono regolati dal contratto stipulato tra il circolo e il gestore ma possono essere migliorati da accordi diversi con il consiglio.
13. I soci che usufruiscono dei vari servizi o che svolgono attività consentite dal C.P.A. sono tenuti a lasciare pulito e sgombro dai materiali utilizzati l’area e le strutture interessate.
14. I soci sono tenuti a mantenere un comportamento corretto ed in linea con le norme di legge vigenti. È vietata ogni attività o comportamento che possa arrecare disturbo o danno ai beni mobili e immobili del circolo.
15. I soci che frequentano il circolo con i bambini devono mantenere sotto stretto controllo gli stessi sia per la loro incolumità sia perché non disturbino i presenti o lo svolgersi di manifestazioni.
16. I soci sono tenuti al rispetto dello statuto e del regolamento e a ottemperare alle disposizioni impartite di volta in volta, anche verbalmente, dai consiglieri addetti ai vari settori. le mancanze prevedono ammonimenti e provvedimenti del caso.
17. I reclami eventuali dovranno pervenire in forma scritta al presidente del circolo, il quale deciderà come da statuto e regolamento.
Il circolo individua negli addetti alla sede i responsabili.
CAPO “B” ORMEGGI
La concessione demaniale marittima dello specchio acque del porticciolo di Antignano è intestata al circolo per il conseguimento degli scopi stabiliti dallo statuto. I singoli soci ricevono in uso i posti barca dal circolo. Tale assegnazione può essere revocata in ogni caso di mancato rispetto delle norme di legge, dello statuto, del regolamento e delle delibere degli organi sociali.
1. Ogni socio può occupare un solo posto con la propria barca. Per ottenere o mantenere l’assegnazione in uso del posto barca il socio deve dimostrare di aver contratto idonea copertura assicurativa per danni RCT.
2. Non sono riconosciute valide le installazioni di ormeggi non autorizzate dal circolo e non riportate sulla planimetria ufficiale.
3. È vietato realizzare nuovi posti barca per sé o per terzi; tale iniziativa spetta unicamente al circolo.
4. I posti barca sono individuati con il nominativo del proprietario dell’imbarcazione e con le dimensioni, riportate in apposito archivio presso la sede del circolo.
5. In un posto barca può essere ormeggiata stabilmente soltanto un’imbarcazione che non ecceda le dimensioni del posto stesso.
Al socio viene assegnato uno specchio d’acqua di superficie pari a quella per la quale ha pagato la quota per gavitello nell’anno 2009. Resta fermo l’obbligo, da parte del socio, di tenere occupato il posto continuativamente e non lasciarlo libero completamente per un periodo consecutivo superiore ad un anno così come previsto dal paragrafo 19.
6. Le dimensioni dei natanti e delle imbarcazioni, di cui ai commi precedenti, si intendono come ingombro massimo fuori tutto, compreso il motore (o i motori), le delfiniere, le plancette di poppa (dette anche “ciabatte”), i bompressi e quant’altro.
7. Il socio che lascia libero l’ormeggio di sua competenza, per un periodo di tempo che superi i 30 giorni, deve darne comunicazione al circolo, compilando l’apposita modulistica con la quale si autorizza o meno l’utilizzo dei propri ormeggi da parte di terzi richiedenti il posto vacante. Il circolo deve essere avvisato almeno sette giorni prima del rientro della barca.
8. Gli ormeggi di barche temporaneamente assenti, possono essere assegnati per non più di quattro mesi ogni anno al socio titolare di natante che ne faccia richiesta e la barca, le cui misure non devono eccedere quelle dello spazio messo a disposizione, non può stazionare nello specchio d’acqua relativo oltre il termine di tempo sopra specificato, salvo che il circolo, tramite gli addetti al mare valuti a suo insindacabile giudizio la possibilità di prorogare tale termine. per l’utilizzo dei posti vaganti verranno chiesti contributi secondo quanto stabilito dall’assemblea dei soci.
9. Ogni socio è responsabile del corretto ormeggio della propria barca ed è tenuto a fornire quest’ultima di parabordi adeguati ad evitare danni alle barche adiacenti. È tenuto, altresì, in occasione di cattive condizioni atmosferiche, a sorvegliare il natante e i suoi ormeggi, nonché, a procedere al sollecito svuotamento dell’acqua raccolta al fine di evitare che il suo appesantimento danneggi gli organi di ormeggio e causi danni alle barche vicine. In caso di inadempienza il circolo provvederà ad effettuare i lavori e le operazioni necessarie addebitandone i costi al proprietario dell’imbarcazione.
La persistente mancanza di adeguati parabordi o il mancato svuotamento dell’acqua, dopo il secondo sollecito scritto assumono la valenza di “Imbarcazione in evidente stato di abbandono” per cui, alla luce delle disposizioni impartite dalla Capitaneria di Porto, le unità interessate verranno rimosse a cura del Circolo, le spese della rimozione addebitate al Socio titolare dell’ormeggio e l’ormeggio stesso sarà a disposizione del Circolo.
10. Tutti i materiali e le attrezzature di proprietà del socio devono essere custodite in modo da evitare che possano rappresentare pericolo per se e per gli altri.
11. Ogni socio titolare di gavitello è tenuto a curare i propri ormeggi, mentre il circolo è responsabile delle catenarie di fondo.
12. I lavori di manutenzione agli ormeggi, come da ordinanza della capitaneria di porto, devono essere eseguiti da un sommozzatore autorizzato.
13. Il sub incaricato di svolgere il lavoro sarà comunque seguito dall’addetto alla banchina.
14. Chi volesse cambiare barca nel proprio ormeggio deve chiedere per scritto il benestare al circolo specificando le misure esatte della barca subentrante e per procedere deve ricevere autorizzazione scritta.
15. Il socio può cedere quote della propria imbarcazione ad un altro socio.
16. Il socio per assumere la titolarità dell’ormeggio deve essere comproprietario della barca da un periodo di tempo non inferiore ad un anno.
17. Nel caso che la cessione di una barca avvenga per motivi di malattia grave, per trasferimento dovuto a motivi di lavoro, o per gravi e urgenti ragioni familiari, tutti documentati, il consiglio direttivo, su richiesta del socio, può prendere in considerazione la possibilità di cedere al subentrante l’utilizzazione del posto, sempreché questi diventi a sua volta socio.
18. Il consiglio direttivo può procedere all’assegnazione e al subentro in un posto barca, per eredità, donazione fra coniugi, fra parenti e affini entro il secondo grado.
19. Il posto barca non utilizzato per un periodo di tempo superiore ai dodici mesi è considerato definitivamente disponibile. Qualora il socio titolare del gavitello ne faccia richiesta può usufruire di un ulteriore proroga massima e inderogabile di altri dodici mesi per occupare con la sua barca lo specchio d’acqua di sua pertinenza.
Il circolo individua negli addetti alla banchina i responsabili degli ormeggi.
CAPO “C” RASTRELLIERE
1. I posti canoa vengono assegnati dal circolo in base a una lista di attesa aperta a tutti i soci.
2. Il socio non può essere titolare di più di un posto canoa.
3. Se un socio vende la canoa e lascia libero il posto quest’ultimo torna al circolo che lo assegna al socio primo nella lista di attesa conservata presso la sede del circolo stesso.
4. Le canoe devono essere assicurate alle rastrelliere esclusivamente con catene e lucchetti in acciaio inox al fine di evitare danni e colature di ruggine sulle canoe sottostanti.
5. Su ogni canoa, a cura del circolo, viene applicato un adesivo riportante la sigla del posto relativo alla canoa stessa; il socio che cambia canoa deve informare il Responsabile del consiglio e farsi applicare un altro adesivo sulla nuova canoa.
6. Dopo l’uso la canoa può essere pulita con l’acqua a banchina e il socio deve poi provvedere a riporre il tubo e a staccare l’autoclave.
7. I castelli di canoe saranno periodicamente sottoposti a manutenzione e tinteggiatura. Il lavoro sarà effettuato a cura del circolo stesso.
8. Per permettere i lavori di manutenzione tutti i soci assegnatari del posto canoa sono tenuti a consegnare una copia della chiave della catena della canoa stessa al Responsabile di turno.
9. I titolari dei posti canoa possono usufruire della rastrelliera porta pagaie posta nella zona soprastante la sede.
10. Il socio proprietario di canoa e titolare del posto sulla apposita rastrelliera è tenuto a prendersi cura del proprio natante, a controllarne il fissaggio e le condizioni, particolarmente dopo forti piogge, mareggiate e tempeste di vento. In mancanza si procederà come previsto nell’ultima parte dell’articolo 10 del capo B.
11. Il posto canoa non utilizzato per un periodo di tempo superiore ai dodici mesi è considerato definitivamente disponibile a meno che il socio titolare non faccia richiesta al circolo di poter usufruire di una ulteriore proroga massima e inderogabile di altri dodici mesi per occupare con la sua canoa la rastrelliera assegnatagli.
CAPO “D” STIPETTI
1. Gli stipetti vengono assegnati in uso ai soci in base ad una lista di attesa stilata dal circolo in base alla data di presentazione delle domande relative.
2. Un socio non può essere titolare di più di uno stipetto.
3. Esistono due liste di attesa:
LISTA DI ATTESA PER STIPETTI INTERNI: Essa è aperta ai soci titolari di ormeggio e ai soci titolari di posto canoa.
LISTA DI ATTESA PER STIPETTI ESTERNI: Essa è aperta ai soci già titolari di stipetto interno.
4. In caso di assegnazione il socio deve lasciare libero lo stipetto interno nel termine massimo di giorni dieci. Lo stipetto lasciato libero verrà assegnato ad altro socio tenendo conto della graduatoria riportata nella lista di attesa.
5. Il socio titolare di stipetto che non usufruisce più del posto canoa o posto barca perde il diritto di conservare lo stipetto che deve essere restituito al circolo.
6. I soci assegnatari di posto canoa possono inserirsi esclusivamente nella lista di attesa per gli stipetti interni. Ne consegue che, nel caso di socio assegnatario di gavitello e di stipetto esterno che lascia il primo, se risulta assegnatario di posto canoa, lascia allora lo stipetto esterno e accede direttamente allo stipetto interno che si libera.
CAPO “D/1” MANUTENZIONE DEGLI STIPETTI
1. I soci assegnatari di stipetto sono tenuti alla manutenzione e alla conservazione in buono stato dello stesso.
2. La vernice per la periodica manutenzione degli sportelli è fornita dal circolo.
3. Il socio che non mantiene in buone condizioni lo stipetto viene invitato a mezzo raccomandata a provvedervi urgentemente. Trascorsi trenta giorni il circolo provvede alla riparazione o alla sostituzione dello sportello addebitando al socio la spesa sostenuta. Qualora il socio non paghi quanto dovuto entro trenta giorni perde il diritto allo stipetto il quale, automaticamente, viene assegnato al socio che risulta primo nella apposita lista di attesa.
CAPO “D/2” CASSONI PER PALAMITI
1. I cassoni per palamiti vengono assegnati in uso ai soci secondo una lista di attesa stilata dal circolo in base alla data di presentazione delle relative domande.
I cassoni per palamiti possono essere assegnati solo ai soci titolari di gavitello ed il loro utilizzo deve essere destinato prevalentemente ai palamiti.
Il costo per il materiale dei cassoni per palamiti è al 50% a carico dei soci richiedenti e per il restante 50% a carico del C.P.A. La realizzazione è a carico dei soci richiedenti e le dimensioni devono rispettare quanto indicato dallo stesso C.P.A. Il contributo a carico dei soci richiedenti è a fondo perduto.
CAPO “E” BARCHINI DI SERVIZIO
1. Il C.P.A. mette a disposizione dei suoi soci alcuni barchini di servizio.
2. L’utilizzo del barchino è consentito esclusivamente ai soci che abbiano le barche ormeggiate nel tratto di mare in concessione.
3. Tale uso dovrà essere limitato al tempo strettamente necessario all’imbarco e/o allo sbarco e al termine il barchino dovrà essere riportato al proprio posto, correttamente ormeggiato e pulito da ogni ingombro.
4. Chiunque lo danneggi o ne causi il danneggiamento ne risponde personalmente.
CAPO “F” BIGO
1. L’utilizzo del bigo è consentito esclusivamente alle persone autorizzate.
2. L’autorizzazione all’uso del bigo consiste nella preventiva sottoscrizione, da parte dell’interessato, dell’apposito modulo predisposto dal Circolo ARCI Pesca APS, con il quale si solleva lo stesso ed i loro rappresentanti da ogni responsabilità derivante dal non corretto utilizzo dell’impianto di sollevamento in ogni sua componente.
3. L’utilizzo del bigo è consentito esclusivamente per le azioni di sollevamento dell’imbarcazione e per il suo riposizionamento.
4. L’uso del bigo deve essere preventivamente richiesto e autorizzato dagli addetti del Circolo.
5. Le chiavi per lo sblocco del Bigo devono essere ritirate in segreteria e riconsegnate immediatamente dopo le operazioni eseguite.
6. L’area interessata dalle azioni di sollevamento e/o riposizionamento devono essere adeguatamente delimitate dagli appositi segnalatori. Al momento delle manovre l’operatore deve comunque accertarsi che non ci sia stazionamento o passaggio di persone nell’area interessata.
7. Le operazioni di sollevamento e/o di riposizionamento devono avvenire avendo cura che le catene di manovra siano azionate verticalmente rispetto agli organi di manovra (paranco e carrello).
8. L’utilizzatore del Bigo deve accertarsi e garantire che il peso sollevato non superi i 2.000 Kg, come chiaramente indicato nella cartellonistica apposta alla gru.
9. Per la rotazione del braccio di sollevamento deve essere utilizzata la apposita manovella, che sarà manovrata molto lentamente per evitare sforzi agli ingranaggi di rotazione e oscillazioni della barca sollevata.
10. Eventuali danni all’impianto di sollevamento, causati da manovre errate o imperizia da parte dell’utilizzatore saranno addebitati all’interessato.
11. Il bigo deve essere lasciato nella stessa posizione nella quale viene trovato, avendo cura che il bilanciere non possa urtare in caso di vento contro il trave portante della gru.
12. L’utilizzo del bigo è consentito previo pagamento di un corrispettivo che verrà di volta in volta comunicato all’interessato. Il corrispettivo viene stabilito dall’assemblea dei soci e non è negoziabile.
CAPO “G” ALAGGIO BARCHE
1. I soci che abbiano il posto barca assegnato dal circolo possono usufruire per l’alaggio del proprio natante delle attrezzature di proprietà del circolo.
2. I carrelli di alaggio sono a disposizione dei soci per un periodo di venti giorni prorogabile a insindacabile giudizio dei consiglieri addetti al mare.
3. I consiglieri addetti al mare si occuperanno dei turni fra i soci per l’utilizzo delle attrezzature stilando una lista delle prenotazioni.
4. I soci assegnatari di posto vacante (assegnato per un massimo di quattro mesi) possono usufruire di tale servizio nel periodo Settembre-Marzo.
5. I soci che utilizzano le attrezzature per l’alaggio sono responsabili del corretto uso delle stesse. I materiali e gli attrezzi usati in ogni ciclo di lavoro dovranno essere ricollocati nei luoghi di provenienza. Gli stessi, ogni giorno, devono ripulire la zona di lavoro dai residui della lavorazione e gettare i rifiuti negli appositi contenitori.
6. Al termine dell’alaggio devono, inoltre, riassettare tutti i tacchi usati e lavare il carrello con l’acqua dolce.
7. Durante ogni fase delle operazioni di alaggio e nel corso dei successivi lavori dovranno essere adottate le opportune cautele atte ad evitare danni e incidenti.
8. Nel caso di mancato rispetto del termine di permanenza delle imbarcazioni sui carrelli e sulle strutture di alaggio, come indicato nell’Art. 2 del presente capo, il circolo applicherà una mora di € 5 per ogni giorno che eccederà il termine previsto.
9. Il socio che ha prenotato l’uso del carrello e delle relative attrezzature deve rispettare la prenotazione. In caso di inadempienza, trascorsi tre giorni dalla data di prenotazione senza che vi sia stato uso delle attrezzature e del carrello, il nome del socio viene depennato e posto in coda nella graduatoria di attesa.
10. I soci che intendono effettuare con l’idropulitrice la pulizia della chiglia dell’imbarcazione possono farlo esclusivamente nell’area predisposta, corrispondente con quella di stazionamento dei carrelli.
CAPO “H” AREA DI LAVAGGIO BARCHE
1. L’area di lavaggio chiglie imbarcazioni è a disposizione dei soci del CPA.
2. Non è consentito il lavaggio delle chiglie dell’imbarcazione in aree diverse in concessione al CPA.
3. L’assemblea dei Soci del CPA può decidere di consentire l’utilizzo dell’area anche ad ai soci di altri Circoli del porto di Antignano e, in questo caso, può stabilire un corrispettivo a titolo di rimborso spese per i consumi derivanti dal funzionamento dell’impianto e dello smaltimento dei residui. Le modalità per l’utilizzo dell’area da parte dei soci di altri circoli saranno stabilite dall’assemblea dei soci del CPA.
4. Prima di procedere al lavaggio delle chiglie delle imbarcazioni il socio deve:
- delimitare l’area della propria imbarcazione con l’apposito paravento predisposto;
- accertarsi che la saracinesca di collegamento griglia/serbatoi sia aperta
- accertarsi che l’interruttore della pompa di sollevamento posto nel quadro di sala motori sia inserito.
5. Una volta terminata l’azione di lavaggio il socio deve:
- lavare il pavimento dai residui del lavaggio
- lavare il paravento e, una volta asciutto, riporlo all’interno della sala motori dove lo ha trovato;
- chiudere la saracinesca di collegamento griglia/serbatoio
- spengere l’interruttore della pompa.
6. Se l’operazione di lavaggio avviene mediante utilizzo della idropulitrice di proprietà del Circolo, il socio deve aver cura di riporla pulita e con i tubi e cavi correttamente riavvolti nella sala motori dove la ha trovata
IL SOCIO RISPONDE DIRETTAMENTE E PERSONALMENTE DELLA INOSSERVANZA DELLE SUDDETTE PRESCRIZIONI.
CAPO “I” ACQUA ED ENERGIA ELETTRICA
1. L’uso dell’acqua e della energia elettrica è consentito esclusivamente e gratuitamente ai soci per la manutenzione dei natanti e delle loro attrezzature. L’utilizzo di acqua ed energia elettrica dovrà essere limitato allo stretto necessario e, comunque, non potrà costituire un eccessivo aggravio di spesa per il circolo.
2. I consiglieri addetti alla sede vigileranno che quanto previsto nei commi precedenti avvenga senza eccessi e che siano rispettate le normali norme di sicurezza. Nel caso di inadempienze potranno essere adottati i provvedimenti previsti in altra parte.
CAPO “L” SALA MOTORI/SPOGLIATOIO
1. L’accesso alla sala motori è consentito ai soci e ai loro familiari esclusivamente per usufruire dello spogliatoio nel quale è vietato lasciare oggetti personali.
2. È inoltre consentito l’accesso alla sala motori ai soci assegnatari di stipetti interni o ai soci che hanno in deposito temporaneo un motore.
3. I motori possono essere depositati solo temporaneamente (es. durante i lavori di rimessaggio della barca) e non lasciati in deposito prolungato.
4. Nella sala motori è disponibile un congelatore a pozzetto le cui modalità di utilizzo sono indicate nell’apposito avviso predisposto dagli addetti al mare. il mancato rispetto di dette indicazioni autorizzano il circolo a alienare la roba depositata senza ulteriore avviso.
CAPO “M” COMUNICAZIONI AL CIRCOLO
1. Il socio che intende cambiare canoa, stipetto, barchino, cassone e/o palamiti deve, come per i natanti (di cui precedente al comma 14 del capo B), chiedere tramite il modulo apposito il benestare del circolo e, per procedere al cambio, deve ricevere autorizzazione scritta.
2. Le domande per il cambio di imbarcazione, o per l’inserimento in lista di attesa per gavitelli, canoe o stipetti e le comunicazioni di acquisto o di vendita di imbarcazione devono essere compilate su appositi stampati forniti dalla segreteria e consegnati al segretario stesso che inoltrerà la documentazione al consiglio e provvederà ad aggiornare le liste di attesa che saranno sempre affisse in bacheca. Forme diverse di comunicazione non verranno prese in considerazione.
CAPO “N” OCCUPAZIONE ABUSIVA DI SPAZI E STRUTTURE DEL C.P.A.
1. Al fine di evitare intralci alle strutture del circolo e per consentire il miglior utilizzo delle stesse a tutti i soci, si provvederà direttamente alla rimozione di attrezzature, motori e quant’altro risulti occupare indebitamente i locali e gli spazi, in genere, di pertinenza del C.P.A.
CAPO “O” QUOTE SOCIALI E SERVIZI
1. I costi relativi alla iscrizione ed ai servizi erogati dal Circolo della Pesca sono riportati nella tabella dei canoni sociali annui allegata al presente regolamento. A partire dal rinnovo delle iscrizioni per l’anno 2010, dette quote, fatta eccezione per quella di prima iscrizione, verranno aumentate in base all’andamento del tasso di inflazione rilevato nell’anno precedente fino al momento dell’invio delle relative comunicazioni ai soci, con arrotondamento di ogni singola voce all’euro superiore.
2. Il socio che accede per la prima volta ad un servizio (posto barca stipetto canoa cassone palamiti barchino) è tenuto al pagamento di una somma, una tantum, pari al doppio di quanto previsto per il costo annuo del servizio medesimo.
3. Il pagamento della quota associativa ed il canone dei servizi goduti scadono il 31 Dicembre di ogni anno. Al socio viene concesso il pagamento della quota entro il 31 Gennaio dell’anno successivo senza aggravio di spese. Dopo tale termine il pagamento della quota annua verrà accettato entro il 31 Marzo, termine improrogabile. Successivamente a tale data il socio viene considerato dimissionario e conseguentemente perde il godimento di tutti i servizi.
4. Trascorso il 31 Gennaio sarà cura del circolo diffidare i soci, a mezzo posta, al pagamento per il rinnovo dell’associazione.
5. I soci titolari di servizi che alla scadenza del 31 Marzo di ogni anno non risulteranno in regola con i pagamenti verranno invitati, a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, a liberare l’ormeggio, il posto canoa e quanto ad essi connesso.
6. I soci assegnatari di stipetto senza posto barca o canoa che pagano oltre il termine ultimo previsto dai commi precedenti perdono il diritto allo stipetto.
7. Per quanto non previsto dal presente regolamento dovranno essere osservate le disposizioni emesse dal Consiglio direttivo del circolo affisse in bacheca.
CAPO “P” MODIFICHE AL REGOLAMENTO
1. Per poter apportare modifiche al regolamento l’assemblea dei soci può deliberare quando sia da ritenersi validamente costituita, cioè:
- Quando nella prima convocazione siano presenti il 50% dei soci più uno;
- In seconda convocazione con la presenza di almeno un ottavo dei soci con diritto di voto e la modifica dovrà essere approvata con la votazione a maggioranza dei due terzi dei presenti.
2. Le modifiche proposte all’assemblea dovranno figurare all’ordine del giorno della convocazione.
Il presente regolamento è stato approvato dall’assemblea dei soci, tenutasi il 23 novembre 2019 presso il Circolo Pesca Antignano APS.
Il Presidente dell’Assemblea | Il Segretario |
Lucia Mascalchi | Salvatore Gioia |